Conti Offshore illegali ?

Chiariamolo subito: i conti offshore non sono illegali e non significano neanche “paradiso fiscale”.

Cos’è un conto offshore? Un conto bancario offshore è un conto che può essere aperto presso banche e istituti finanziari siti in giurisdizioni offshore, ossia in paesi che hanno un regime fiscale privilegiato e quindi più favorevole rispetto a quello italiano, o addirittura nullo. I territori in cui possono essere aperti un conti offshore garantiscono un’elevata riservatezza dei clienti delle banche.

Ma diciamo la verità, i tempi dei conti criptati in Svizzera sono finiti. Aprire un conto simile ormai è diventato praticamente impossibile. Tuttavia, il segreto bancario, sempre più raro, non è l’unico vantaggio dei conti correnti offshore. Infatti tali giurisdizioni sono spesso caratterizzate dall’assenza di una rigida regolamentazione in materia societaria, da scarsi adempimenti e bassi livelli di controlli da parte delle autorità. Altro fondamentale beneficio dei conti in un territorio offshore è la mancanza di cooperazione delle autorità governative e degli istituti finanziari offshore.

Ciò ha indotto l’OCSE a catalogare le giurisdizioni offshore come paesi non cooperativi. Diretta conseguenza di ciò è il rifiuto di fornire alle autorità amministrative italiane qualsiasi chiarimento, dato e/o informazione riguardante il titolare del conto.

Le autorità governative dei paesi offshore potrebbero cooperare solo in caso di reato. Un illecito penale può infatti far venire meno il segreto bancario. Tuttavia si deve precisare che, affinché le autorità offshore rivelino all’autorità giudiziaria italiana informazioni circa il soggetto titolare di un conto, non è sufficiente che venga commesso un reato secondo la legislazione italiana, ma che lo stesso sia riconosciuto anche da parte della legislazione del paese offshore. Il limite appena descritto consente l’impunità a soggetti che abbiano posto in essere alcuni reati fiscali e finanziari.

Sotto questo profilo il conto corrente offshore rappresenta un muro d’acciaio che garantisce un impenetrabile e ingiusto livello di privacy a soggetti che operano nell’illegalità. 

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Chi utilizza i conti Offshore?

Tuttavia, mentre fino a qualche anno  i conti bancari offshore venivano utilizzati soprattutto da grandi evasori e da organizzazioni dedite al riciclaggio di denaro, oggi la maggior parte dei clienti titolari di un conto offshore sono soprattutto persone comuni. Molti piccoli risparmiatori italiani, di fatti, soprattutto a seguito degli accordi stipulati dall’esecutivo italiano con il governo svizzero, hanno intrapreso la strada del trasferimento di propri fondi in giurisdizioni offshore. In particolare, i centri offshore più utilizzati per l’apertura di un conto bancario sono: Belize, Panama, Isole Cayman, Nevis, Hong Kong, Jersey, Guernsey, Isola di Man, Liberia e San Vincent. In molte di queste giurisdizioni è possibile aprire un conto in brevissimo tempo, con pochi sforzi e scarsissimi adempimenti. Allo stesso modo, è possibile costituire delle società e intestarle a fiduciari. Tant’è che non è solo la riservatezza dei titolari di conti offshore a essere tutelata, ma anche quella di coloro che costituiscono e gestiscono un’impresa, in virtù del segreto societario.

La verità è che il mondo offshore è cambiato e sta scomparendo nella forma in cui l’abbiamo conosciuto fino a ora. Salvo alcune esigenze particolari, aprire conti correnti offshore può risultare controproducente, persino per chi vuole commettere illegalità. Di fatto le norme sul riciclaggio di denaro impongono controlli serrati da parte delle banche sui titolari delle attività (e l’identificazione del titolare effettivo). Senza contare il crescente interesse dei media verso i paradisi fiscali e i centri finanziari offshore, che ha trovato la maggior espressione nelle inchieste giornalistiche Malta Papers e Panama Papers.

Aprire un conto offshore non è illegale, ma aprirlo in paradisi fiscali in blacklist, come le Cayman, potrebbe destare qualche sospetto e far scattare dei controlli. Nulla di male, ma devi essere sicuro di essere totalmente a posto con le tue dichiarazioni. Molte persone sono felici di vivere, lavorare, versare, investire, possedere immobili, gestire business e viaggiare all’interno di un unico paese. Per molti di questi, un conto in banca estero è il terreno fertile di ricchi evasori fiscali. In parte ciò è vero, ma non è certo l’unica ragione per cui vengono usati questi tipi di conti. È possibile che in futuro il tuo paese attuerà serrati controlli di capitale per limitare il tuo movimento di capitali fuori dai confini nazionali e molto probabilmente ci riusciranno.

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